Definito dal Guardian «Un compositore che sa esattamente cosa fare e come realizzare le proprie idee», Francesco Antonioni (n. 1971) compone musica per orchestra, opere teatrali, balletti, musica da camera, brani solistici ed elettronici. A proprio agio in molti generi accanto alla musica classica, in cui affondano le radici, le composizioni di Francesco Antonioni si situano consapevolmente sul punto di incontro di diversi linguaggi, dei quali ricercano affinità e possibilità di integrazione. «Il pensiero che questa musica trasmette è una conquistata libertà da qualunque dogma avanguardistico, ma anche antiavanguardistico» ha scritto Dino Villatico (Classic voice). Grazie anche all’energia ritmica che caratterizza la sua musica, Francesco Antonioni ha al suo attivo numerose collaborazioni con coreografi e compagnie di danza. Le sue composizioni sono state commissionate dalla Wigmore Hall, dall’orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, Albany Symphony Orchestra (USA), Ensemble Modern, Birmingham Contemporary Music Group, MiTo Settembre Musica, Biennale di Venezia (2001, 2010, 2016), ed eseguite, tra gli altri da Antonio Pappano, George Benjamin, Evelyn Glennie, Yuri Bashmet, Beatrice Rana. Dal 2009 le sue partiture sono pubblicate da Ricordi. Nel Febbraio 2024 Brilliant Classics ha pubblicato My River, un disco monografico in cui Francesco Antonioni è impegnato anche come direttore, accanto a Vladimir Ashkenazy.