Il Novecento è il secolo in cui finiscono le certezze. La teoria della relatività e la scoperta dell’inconscio annunciano un mondo che non sarà più lo stesso. Rileggere tempo, spazio e psiche significa trasformare per sempre anche l’esperienza creativa, dando vita a nuovi modi di dipingere, scrivere, scolpire, recitare, girare un film e comporre musica. E a nuovi modi di vivere e pensare. È in questo mondo in trasformazione che nasce la parola “avanguardia”, a indicare ciò che anticipa e rinnova, inevitabilmente opponendosi alla tradizione. Il concetto di avanguardia è riconducibile solo ai suoi movimenti più noti e “storicizzati” -espressionismo, futurismo, dadaismo, surrealismo- o può esprimersi in ogni forma artistica finendo inevitabilmente per infrangere la sua stessa definizione? Da Picasso a Buñuel a Schönberg proveremo a raccontare – rivolgendoci all’arte, alla scienza e alla psicoanalisi – come visioni e percezioni trasformate abbiano saputo decostruire il corpo, riabilitare il mondo onirico, rivoluzionare le idee di suono e linguaggio, mettendo in discussione l’idea stessa di arte. I concetti di avanguardia e neo-avanguardia hanno accompagnato e attraversato il secolo scorso fino ai giorni nostri portando con sé turbamento e trasformazione, illuminazioni prodigiose e ombre oscure, inevitabilmente toccando il mondo non solo dell’arte ma anche della politica. E oggi, nel nuovo millennio, ha ancora senso parlare di avanguardie?
FontanaMIX ensemble
Cristina Zavalloni voce
Lavinia Guillari flauto
Marco Ignoti clarinetto
Valentino Corvino violino
Ruben Medici violino
Corrado Carnevali viola
Giada Moretti violoncello
Stefano Malferrari pianoforte
Nunzio Dicorato percussioni
Francesco La Licata direttore
Team creativo
Barbara Abbondanza curatela
Valentino Corvino direzione artistica
Giovanni Carlo Federico Villa supervisione scenica
Tommaso Arosio video art
Programma musicale
Gustav Mahler
Klavierquartett in a-moll
per violino, viola, violoncello e pianoforte
Arnold Schönberg
Pierrot Lunaire (nn. 1, 2, 4, 8, 12, 21)
per voce, flauto, clarinetto, violino, violoncello e pianoforte
Dmitrij Šostakovič
Quartetto per archi n.8 (mov. II e III)
per 2 violini, viola e violoncello
Pierre Boulez
Dérive 1
Per flauto, clarinetto, violino, violoncello, pianoforte e vibrafono
Igor’ Stravinskij
Suite da “L’Histoire di Soldat” (mov. I, IV e V)
per violino, clarinetto e pianoforte
Foto di Ettore Migliori