Secondo Stendhal, “per Napoleone sarebbe stato meglio non avere una famiglia”. Ma le cose non sono così semplici. La storia di Napoleone, infatti, racchiude un paradosso: da una parte questi è un uomo solo, come sempre capita a coloro che detengono il potere, dall’altra ha una famiglia dietro le spalle, o meglio un clan. Un clan corso, isolano, che lo influenza molto; in una prima fase lo sostiene e lo spalleggia, nutre le sue ambizioni, lo aiuta nell’ascesa. Basti pensare a Luciano, decisivo per la presa di potere di Brumaio. Poi, però, fratelli e sorelle si fanno più avidi, pretenziosi, desiderosi di posti, potere, denaro. Napoleone ne è spesso esasperato, tanto che a sant’Elena dichiarerà: “Mi sono sacrificato per degli sciocchi!”. Restano indimenticabili le discussioni in famiglia per l’incoronazione del Sacro, tanto che l’Imperatore esclama: “Finirete per convincervi che tutto questo ci è stato lasciato da nostro padre!”. Al tempo stesso egli si fida di loro, li ritiene indispensabili per “il sistema multicefalo” che ha in mente, li pone a capo dei più bei regni d’Europa. Giovanni Villa e Alessandra Necci esaminano in dettaglio Giuseppe, Luciano, Elisa, Luigi, Paolina, Carolina e Girolamo Bonaparte. Raccontano della loro ascesa all’ombra del fratello, dei difetti e dei pregi di ciascuno, del ruolo rivestito nell’epopea, scavando negli aneddoti e servendosi delle immagini per renderli più vicini. Senza trascurare il comportamento e il destino di ciascuno dopo la caduta.
L'altro Napoleone, l'uomo dietro il mito
Tre sorelle per cinque fratelli
- mercoledì 17 Novembre 2021 Ore: 19:00 | Bologna, Teatro Comunale
A cura di: Barbara Abbondanza
Coproduzione: Teatro Comunale di Bologna e Innovio