Luca Baccolini, La Repubblica Bologna -> Abituati come siamo a non considerare la musica come…
Il triangolo sotto le lenzuola: al Manzoni i segreti del “Comte Ory”, il capolavoro di Rossini
di Luca Baccolini >
L’idea di mettere due uomini e una donna nello stesso letto, e al buio, dovette sembrare irresistibile agli occhi dell’impertinente Gioachino Rossini, ma forse non era ancora abbastanza. Nella scena clou di “Le Comte Ory”, opera che arriverà al Comunale Nouveau dal 18 al 22 ottobre con la regia di Hugo De Ana e la direzione di Oksana Lyniv, anche il travestimento e lo scambio di sesso dominano questo gioco degli equivoci a tre, e lo fanno a un livello mai raggiunto fino a quel momento nella storia del teatro musicale: «In quale altra opera – faceva notare il grande studioso rossiniano Philipp Gosset – un tenore mascherato da donna pensa di fare all’amore con un soprano, mentre lo sta facendo con un contralto che interpreta il ruolo di un uomo che prende il posto del “soprano”? La mente vacilla, di fronte a un terzetto che non ha eguali per la perfetta resa della seduzione, con quel disincanto rossiniano che sta sempre in equilibrio tra ironia e melanconia.
Per riafferrarne lo spirito, l’11 ottobre alle 20.30 torna il ciclo di spettacoli ideato e curato da Barbara Abbondanza, un format che da due anni coniuga storia dell’arte, storia e storia della musica, regalando ogni volta collegamenti inaspettati e chiavi di lettura inedite.
Questa volta l’appuntamento all’Auditorium Manzoni è con l’architetto Alessandro Viscogliosi e con lo storico dell’arte Giovanni Carlo Federico Villa, che proporranno un viaggio nell’arte, nella politica e nella grande storia della stagione delle Crociate (lo sfondo in cui si muove Comte Ory) fino al “secolo breve” dei grandi cataclismi.
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